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LE BOLLICINE
INCONTRANO L'ARTE
"I Vini Banfi allo Studio d'Arte Del Lauro"
24
OTTOBRE 2019 - ORE 18:30
Studio D’arte Del Lauro - Via Mosè Bianchi, 60 - 20149 Milano
Vini Banfi - Piemonte
"After Cézanne" - Mostra Personale di Paul Goodwin
Studio D’arte Del Lauro
Via Mosè Bianchi, 60 - 20149 Milano
Vini Banfi - Piemonte
"After Cézanne" - Mostra Personale di Paul Goodwin
Studio d'Arte del Lauro
Location: Studio d'Arte del Lauro
Lo Studio d'Arte del Lauro, diretto da Cristina Sissa e annesso alla sua casa con giardino, nasce nel maggio 2005, ospita mostre d'arte moderna e contemporanea con particolare attenzione a figure significative della pittura e della scultura degli ultimi decenni, spesso trascurate nonostante la loro originale ricerca.
Lo spazio espositivo si propone come luogo d'incontro tra arte e cultura contemporanea. Vengono infatti organizzati incontri di letteratura, dibattiti, concerti.
La galleria è più attenta ai percorsi culturali che alle dinamiche del mercato dell'arte, attingendo alle radici profonde dell'esperienza artistica come visionaria anticipatrice di progetti inconsapevoli e irrazionali per un futuro.
Studio d'Arte del Lauro
Artista: Paul Goodwin "After Cézanne"
Lo Studio d'Arte del Lauro inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra personale dell'artista inglese Paul Goodwin, nato nel 1951 a Hull nello Yorkshire, residente da anni fra le colline del Monferrato.
Il percorso allinea una ventina di opere legate al ciclo “after Cézanne” ovvero disegni e dipinti ispirati al capolavoro di Paul Cézanne, Bagnanti del 1880, piccolo olio su tela custodito al Detroit Institute of Arts. Colpito dalla composizione perfetta del maestro francese, dal rigore delle forme e dal giustapporsi calcolato di toni e colori, Goodwin ha ragionato a lungo sulla scansione dell'immagine, lavorando per sottrazione, “per via di levare”, al fine di identificare i livelli che, in profondità, hanno dato origine alla celebre tela. L'operazione di Goodwin, dai contorni concettuali, prende avvio da un bozzetto che rievoca, nel verde umido della selva, gli spunti naturalistici dell'originale, tutti palpiti di un paesaggio boschivo dove la comunione fra uomo e creato è regolata dai ritmi di una convivenza primigenia.
Poco per volta, la visione si astrae, la composizione sempre più rarefatta giunge a evidenziare solo parti dello scenario, alberi o personaggi avvolti in un bagliore diffuso. Dopo un esercizio di sintesi straordinaria, l'approdo lineare lascia emergere nello spazio assoluto solo tracce di presenze; l'essenza della visione. Il nocciolo della composizione rimane l'uomo con la sua solitudine cosmica e la sua presenza fragile al cospetto dell'universo che lo inghiotte.
L'allegoria del bosco è il motivo ricorrente nella ricerca estetica di Paul Goodwin, frutto del suo peregrinare silvano fra le colline, i campi e le macchie piemontesi.
In mostra spiccano altri esemplari, storici o recenti, che si ricollegano a questa indagine sul paesaggio, fra cui la serie esistenziale, meditativa dei “woodwalker”, i camminatori della foresta, i ritratti in cui la metamorfosi mescola lineamenti e profili vegetali, landscape conquistate dal verde abbacinante di una natura rigogliosa.
Chiara Gatti
Critico d'Arte: Chiara Gatti
Chiara Gatti è storica e critico dell’arte, specialista di scultura e di grafica moderne e contemporanee. Scrive per le pagine del quotidiano «La Repubblica» ed è docente all'Università dell'Insubria (Varese); dal 2002 collabora come Curatore per il Museo d'Arte di Mendrisio (Svizzera).
Curatrice di testi e mostre dedicate alle opere, tra gli altri, di Piranesi, Corot, Manet, Rodin, Wildt, Bellows, Higgins, Lodi, Bucci, Rouault, Kollwitz, Boccioni, Carrà, Mirò, Marini, Giacometti, Bacon, Melotti, Fontana, Roig, Casali e Paladino, collaborando con importanti editori italiani come Bruno Mondadori, Skira, Silvana, Electa, Giunti, Interlinea e Lubrina.
Curatrice della sezione di arte contemporanea della serie di manuali scolastici L’arte tra noi per gli editori Electa-Bruno Mondadori e, insieme a Enrico De Pascale, ha pubblicato il saggio intitolato Dentro la Cornice (edizioni Bruno Mondadori) dedicato al sistema dell'arte contemporanea. Ha creato, in collaborazione con Storyville, il progetto educativo per il Museo del Novecento a Milano.
Curatore di numerose mostre tematiche e collettive, collaborando con aziende private ed enti pubblici italiani e stranieri, tra cui la Fondazione Stelline, il Museo del Novecento e il Museo della Permanente di Milano; il Vittoriano a Roma, la Villa Panza a Varese, il Museo MAN a Nuoro, il Museo d'Arte a Lugano (Svizzera), la Pinacoteca a Parigi (Francia), dove ha supervisionato la mostra dedicata ad Alberto Giacometti e gli Etruschi, esposta anche al Museo Manzoni a Lecco e a Palazzo Magnani a Reggio Emilia.
Curatrice della mostra Da Bacon ai Beatles. Nuove immagini in Europa negli anni della musica rock, promossa dal Museo della Permanente di Milano; la mostra dedicata a Carlo Carrà al Museo d'arte di Mendrisio (Svizzera); la mostra antologica dedicata allo scultore Leone Lodi per le città di Crema e Soresina; e la mostra personale nell'antica chiesa di Bondo in Trentino dedicata a Mimmo Paladino, maestro della Transavanguardia italiana.
Curatrice al Museo MAN di Nuoro della mostra Giacometti e l'arcaico / Giacometti e gli arcaici, in collaborazione con la Fondazione Alberto Giacometti in Svizzera (Zurigo e Ginevra).
Co-curatrice presso il Museo d'Arte di Mendrisio (Svizzera) della mostra Anarchia fra arte e storia. Da Bakunin al Monte Verità, da Courbet ai Dada. In collaborazione con il Petit Palais di Ginevra e il Musée d'Orsay di Parigi.
Curatrice presso il Centro Culturale San Fedele della mostra Lino Mannocci e l'iconografia dell'Annunciazione. Un dialogo tra passato e presente.
Vini Banfi
Cantina: Vini Banfi - Piemonte
Alla fine degli anni '70 John e Harry Mariani, a distanza di poco più di un anno dalla costruzione di Banfi a Montalcino, rilevano la storica casa vinicola piemontese Bruzzone.
La tenuta si estende tra i comuni di Novi Ligure e di Acqui, su una superficie di 50 ettari, di cui 46 coltivati a vigneto. Banfi Piemonte ha intrapreso, sin dall'inizio, un costante percorso di crescita, all'insegna della tipicità e dell'innovazione tecnologica, con una vocazione unica per le bollicine di qualità. Il forte legame con il territorio si rivela, infatti, nella ricchezza di selezionate etichette, espressione dei principali vitigni piemontesi e del Metodo Classico, incoronando così il progetto di valorizzazione delle più pregiate denominazioni del basso Piemonte. La cantina, completamente restaurata e rinnovata negli ultimi anni, è stata concepita per conservare, e al tempo stesso esaltare, le peculiarità e le tipicità delle uve. Oltre ad un'area dedicata alla produzione degli spumanti metodo Charmat, la cantina si estende in una zona destinata ai Metodo Classico, dove sulle secolari pupitres riposano sui lieviti gli spumanti.
Vini in degustazione:
1. Banfi Brut
2. Aurora Alta Langa Docg